Calendari in distici elegiaci, di Publio Ovidio Nasone, composti fra il 3 e l'8
d.C. In origine, i
f. dovevano comporsi di 12 volumi, uno per ogni mese
dell'anno. L'esilio mise il poeta nell'impossibilità di elaborare il
molto materiale reperito, sicché egli scrisse solamente i primi 6 volumi,
dedicati al primo semestre dell'anno e pubblicati postumi. Nei suoi annali,
Ovidio registrò giorno per giorno i fenomeni astronomici, le ricorrenze,
i lavori campestri, e principalmente i miti, la storia e le leggende di Roma.
Ancor oggi, i
f. costituiscono un'autentica miniera di notizie per gli
studiosi.